Quale acqua bere: 5 cose che non ti hanno mai detto

Quale acqua bere

L’acqua è un bene essenziale per la nostra salute ed esistenza, senza di essa non c’è vita. Proprio perché è un bene primario, spesso siamo soggetti a delle operazioni mediatiche o di marketing. Esistono diversi luoghi comuni ormai radicati nella società. Quindi, quale acqua bere? Ecco alcuni concetti che spesso vengono sottovalutati.

 

L’acqua della nostra bella penisola è ottima

Abbiamo la fortuna di essere tra quei paesi al mondo che vantano un acqua di qualità a dir poco eccellente. Le numerose falde acquifere sotterranee (circa l’85%) fanno si che sia qualitativamente migliore. Le fonti di superficie infatti sono presenti sul territorio in quantità minore. Secondo il CNR (Centro Nazionale per la Ricerca) siamo al 5° posto in Europa per la qualità dell’acqua che sgorga dai nostri rubinetti. Al primo posto della classifica troviamo l’Austria, seguita da Svezia, Irlanda e Ungheria.

 

L’italiano preferisce l’acqua in bottiglia

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Nonostante la nostra acqua sia buona, preferiamo l’acqua delle bottiglie di plastica. Si stima che con 208 litri pro capite all’anno siamo i terzi in classifica dopo Messico e Thailandia per consumo di acqua in bottiglia. Non è finita qui, in Europa abbiamo il primato assoluto. Per assurdo la situazione è questa. Non voglio essere “complottista” e tirare fuori teorie strane, ognuno faccia le proprie considerazioni… È però un dato di fatto che ne consumiamo in sovrabbondanza!

 

L’acqua in bottiglia, un’operazione di marketing colossale

L’acqua in bottiglia è oggetto di una delle operazioni di marketing meglio progettate della nostra era. Le numerose pubblicità hanno reso “semplice” la scelta di quale acqua bere. Per anni siamo stati esposti ad immagini che portano a pensare alla limpidezza, alla purezza, alla leggerezza. Inconsapevolmente la scelta è quasi automatica.

Razionalmente la scelta ricadrebbe sui numeri, numeri che parlano chiaro. Basterebbe pensare al costo al litro di un acqua in bottiglia rispetto a mille litri dell’acqua del rubinetto. È vero che “imbottigliare” il nostro bene primario ha dei costi onerosi, è anche vero però che non è giustificato a volte un ricarico che può superare di mille volte il costo iniziale.

 

Quale acqua bere: l’Acqua dell’acquedotto è più controllata

Vito Felice Uricchio, direttore dell’istituto Irsa (CNR), ha dichiarato: “in Italia possiamo bere l’acqua del rubinetto tranquillamente. Molte volte è migliore delle acque minerali. E’ molto controllata, ci sono prelievi su tutta la filiera, dalla captazione alle tubazioni che arrivano nelle nostre case.

E poi i limiti di legge per le sostanze disciolte sono più rigidi per l’acqua potabile che per quelle minerali”. Non la consumiamo, spendiamo di più e quella che abbiamo sempre disponibile è anche migliore, in più obbligatoriamente potabile.

 

L’acqua del rubinetto è sempre sicura al 100%?

Abbiamo capito che abbiamo già sempre disponibile la migliore acqua che possiamo avere. È doveroso però dire che ci sono dei casi da tenere in considerazione.

  • Le tubazioni sono sempre nelle condizioni migliori?
  • Ti è mai capitato di vedere l’acqua del rubinetto di casa tua uscire con un colore che va dal giallo paglierino al marrone color Coca Cola?

Questo genere di fenomeni, anche se raramente possono succedere. Per evitare qualsiasi tipo di rischio, ed avere una sicurezza aggiuntiva, è sempre bene trattare l’acqua. Attenzione, non ho detto depurare, l’acqua è già pura e potabile. Con dei sistemi di trattamento dell’acqua è possibile “microfiltrare” l’acqua per renderla ancora migliore da bere e per l’utilizzo in cucina.

Esistono diversi tipi di dispositivi che filtrano anche 0,2 micron che ci faranno stare ancora più tranquilli.

 

Quale acqua bere: una scelta consapevole

quale acqua bere

Certamente ognuno è libero di scegliere quale acqua bere, questi appena elencati sono alcuni dei dati di fatto dei quali si parla troppo poco. Da molti dati statistici si evince che stiamo arrivando ad un punto di non ritorno riguardo all’inquinamento.

Sarebbe il momento di iniziare a pensare anche a quanto, alcune delle nostre semplici scelte possano impattare sull’ambiente nel quale viviamo. Ad ognuno le proprie considerazioni ma è bene prendere le corrette informazioni.

Articolo di Leonardo Arenare