Limitare lo spreco alimentare: alcuni utili consigli
Quando si parla di spreco alimentare molti pensano che il fenomeno riguardi i ristoranti, mense scolastiche, caserme o magari la grande distribuzione. In realtà gran parte degli sprechi derivano da un consumo poco attento e responsabile fatto in famiglia.
Bisogna imparare o forse sarebbe meglio dire re imparare a fare la spesa, a scegliere tipologie e quantità degli alimenti, a conservarli adeguatamente e magari anche a creare menù sfruttando gli avanzi. Tutte queste sembrano piccole cose, ma se si moltiplicano comportamenti maggiormente etici, informati e responsabili, di singole persone, per il numero di famiglie italiane, l’impatto può essere enorme.
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Lo spreco alimentare in Italia
Lo spreco alimentare in Italia vale quasi 16 miliardi, e quasi 12 di questi derivano proprio dagli sprechi consumati in casa dalle famiglie. Per dirla in altri termini, lo spreco alimentare vale quasi un nostro punto di Pil.
Si tratta di cifre imbarazzanti, ma naturalmente il problema non è solo economico, è ambientale e etico, visto che se da una parte del mondo si continua a sprecare cibo, dall’altra è bene non dimenticarlo, c’è ancora tanta gente che muore di fame.
In realtà non bisogna necessariamente guardare al cosiddetto terzo mondo per trovare persone denutrite e che a causa di una sottoalimentazione rischiano la vita o comunque combattono con gravi patologie. Anche nelle nostre città ci sono forti contraddizioni, c’è chi spreca grandi quantità di cibo e chi fatica a mettere un piatto di pasta in tavola.
Spesso il povero che ci vive accanto è quasi invisibile ai nostri occhi, ma non andrebbe dimenticato e dovrebbe servire più di molti dati, studi e considerazioni, magari provenienti da istituti di ricerca o esperti di fama, a farci cambiare le nostre abitudini.
Esistono anche molte app che aiutano a combattere il fenomeno dello spreco alimentare</a in modo consapevole e c’è veramente molto che ognuno di noi, nel suo piccolo, può iniziare a fare, fin da subito.
Come ridurre lo spreco alimentare in casa
Ci sono alcuni semplici accorgimenti che, se conosciuti e seguiti, ci possono aiutare da subito a ridurre lo spreco di cibo. Pianificare o comunque vivere con maggiore consapevolezza il momento delle spesa è un ottimo modo per ridurre gli sprechi alimentari.
Bisognerebbe andare sempre a fare la spesa avendo bene in mente il menù che si vorrà andare a preparare nei giorni successivi, così da evitare acquisti d’impulso. Sarà bene poi associare lo spreco alimentare allo spreco di denaro. Se capiamo l’impatto economico che ha sulle nostre finanze familiari il gettare via del cibo, senza dubbio staremo più attenti affinché questo si verifichi il meno possibile.
Conservazione del cibo
Controllare con attenzione le date di scadenza di quello che mettiamo nel carrello della spesa è un altro piccolo, ma fondamentale accorgimento, per evitare brutte sorprese e ritrovarsi a gettare nella pattumiera del cibo.
Un’altra cosa molto semplice, ma assolutamente fondamentale, che si dovrebbe sempre fare è verificare che il nostro frigorifero funzioni a dovere. Gli alimenti in genere devono essere conservati a una temperatura compresa tra 1 e 5 gradi, per restare freschi il più a lungo possibile. Monitorare la temperatura del frigo e più in generale il suo corretto funzionamento è importante per evitare sprechi.
Altri consigli
Servire piccole porzioni non solo può aiutare a mantenere la linea, ma ad evitare sprechi, che in questo caso sono gli avanzi rimasti nel piatto e che finiscono inevitabilmente nella spazzatura. Se si ha ancora fame si può sempre fare il bis, con un’altra piccola porzione, in modo che nulla vada sprecato.
Infine, per evitare lo spreco di cibo serve un po’ di creatività. Se ci sono avanzi, magari dopo un pranzo o una cena con ospiti o in occasione di qualche festa, questi possono diventare ingredienti per preparazioni da proporre nei giorni successivi, si eviteranno sprechi e si riuscirà anche a risparmiare parecchi soldi.
Non è difficile, con la carne avanzata si possono creare polpette o altre preparazioni, con la frutta non più bella da presentare in tavola, si possono fare dei frullati o delle macedonie. In cucina bisognerebbe sempre buttare via il meno possibile.