DIETA LIVE E LE DIETE CHE HANNO FATTO STORIA
Articolo della Dott.ssa Mara Fusco
Dieta, diet, regimen, diät: rimbalza di bocca in bocca questa parola ma, come un sasso nello stagno, col passare del tempo l’eco e la risonanza del termine si amplifica ma si distorce.
Diaita: in principio fu Ippocrate! Nulla aveva a che vedere la sua idea di diaita con i regimi privativi a cui ci hanno abituati. Per Ippocrate la diaita era finalizzata al raggiungimento della salute perfetta armonizzando le funzioni basilari del corpo, grazie ad un’alimentazione moderata, un’attività fisica adeguata, un riposo ristoratore ed un’attenzione all’esigenze dello spirito (anche oggi alcuni stili dietetici contemplano l’uso di tecniche complementari come lo yoga o la meditazione). Vista così la dieta appare incredibilmente attuale sebbene nel tempo abbia subito innumerevoli trasformazioni.
Se per alcuni, la dieta è ancora intesa come uno strumento, ai soli fini estetici, per rimodellare fisici altrimenti appesantiti, si dimentica forse che è la più potente arma di prevenzione di cui oggi si disponga, non solo nei confronti dell’obesità e del sovrappeso, ma anche nell’ottimizzazione delle prestazioni corporee. Ben si addice quest’ultima affermazione agli sportivi che, grazie ad un’alimentazione razionale, possono aumentare la propria efficienza, avere meno possibilità di incorrere in infortuni ed allenarsi di più, in definitiva il loro rendimento può elevarsi notevolmente.
Ma la dieta resta, ancora oggi, un tema di grande pregnanza, anche, e soprattutto, in termini sanitari; vengono coniati di continuo neologismi che, talvolta allarmisticamente, descrivono uno scenario mondiale apocalittico: è il caso di globesity (epidemia globale di obesità) o diabesity (per evidenziare la stretta coesistenza tra diabete e obesità), sta di fatto che il peso è diventato un fattore sociale di rischio che minaccia la salute e la spesa sanitaria presente e futura in modo preoccupante.
Di false credenze l’alimentazione se ne porta ancora tante dietro. Chi di noi non ha almeno una volta ceduto alla tentazione di leggere le calorie riportate su un’etichetta nutrizionale per poi operare una scelta? Ma ragionare ancora oggi solo in termini di calorie è sorpassato, dovrebbe essere chiaro ai più che,a parità di contenuto calorico, alimenti differenti interagiscono diversamente sul nostro metabolismo. Davvero immaginate che 200 calorie di zuppa di lenticchie avranno sul vostro organismo lo stesso effetto di 200 calorie di Saint-Honorè? Il cibo induce variazioni metaboliche ed ormonali che vanno ben oltre il solo introito calorico.
Anche la ricerca spasmodica del peso forma, in assenza di considerazioni sulla composizione corporea, non è una scelta idonea, singolare è la sindrome dell’obeso normopeso che, benché rientri in un range di normalità relativamente al peso, presenta adipe localizzato, prevalentemente grasso viscerale, che lo espone ai medesimi fattori di rischio dei soggetti obesi.
Questo è uno spazio nel quale sarà possibile ampliare la conoscenza di alcune tra le numerose proposte dietetiche che nel tempo sono salite alla ribalta perché, magari, praticate da personaggi famosi del mondo dello sport o dello spettacolo, anche nella dietologia alcuni stili alimentari hanno nel tempo fatto tendenza.
Sarà il nostro un viaggio senza precedenti in un variegato universo nel quale sia possibile valutare i pro ed i contro delle varie tecniche alimentari, senza mettersi in trincea, ne’ fare fuoco su nessuno, solo nell’intento di sviluppare una maggiore conoscenza e consapevolezza alimentare.
Noteremo che alcune diete sono state formulate rispondendo a ben precisi presupposti scientifici come è il caso per esempio di quelle, cosiddette, a basso stimolo insulinico.
Negli ultimi decenni si è ben compreso il ruolo dell’insulina che, se in eccesso, agisce da ormone adipogeno (favorisce accumulo di grasso nel tessuto adiposo) ed inoltre si è visto come il picco insulinico provocato da pasti ad elevato indice glicemico possa come conseguenza provocare una sensazione di perdita di energia e nuovamente un senso di fame.
Una dieta, appunto, a basso stimolo insulinico, è la cronodieta di cui ci occuperemo nel nostro prossimo spazio.
Dieta live è l’opportunità per fondere e armonizzare un mondo in cui l’estetica, la nutrizione e lo sport si incontrino coniugando le reciproche competenze e fornendo all’utente finale la possibilità di operare responsabilmente una scelta di salute.