Sapevi che circa 6 milioni di italiani soffrono di problemi di tiroide? In realtà, i numeri purtroppo potrebbero essere molto più alti. Molti, infatti, non sanno che alcuni sintomi come stanchezza, sovrappeso e battito cardiaco accelerato potrebbero essere causati proprio da una disfunzione tiroidea.
Se anche tu convivi con una tiroide “mal funzionante”, sappi che una corretta alimentazione può aiutarti a migliorarne notevolmente il funzionamento. Quindi, che si tratti di ipo o di ipertiroidismo, vediamo come puoi curare la tua dieta alimentare per tenere sotto controllo i problemi legati alla tiroide.
Nello specifico, prenderemo in esame i preziosi consigli della Dottoressa Serena Missori, nota nutrizionista ed endocrinologa che sa per esperienza personale cosa significhi convivere con problemi di tiroide.
La Dottoressa Missori e il ricercatore scientifico Alessandro Gelli hanno scritto insieme un manuale che spiega come migliorare il funzionamento della tiroide attraverso la dieta alimentare. Stiamo parlando del libro intitolato “La Dieta della tiroide”.
Vediamo ora alcuni pratici consigli sull’alimentazione che abbiamo tratto proprio da questa fonte.
Dieta per la tiroide: I cibi sì
Quali sono gli alimenti da prediligere quando si hanno problemi di tiroide? Tra i cibi da preferire, ci sono sicuramente i cereali senza glutine, i tuberi e gli pseudo-cereali che non contengono glutine, come ad esempio la quinoa e il grano saraceno.
In alcuni casi specifici, potrebbe essere utile consumare alimenti come il miglio, il riso, la barbabietola rossa, i ravanelli e il sedano rapa. Per quanto riguarda la carne, è da preferire quella biologica e gli affettati che non contengano nitrati, nitriti e lattosio.
Inoltre, si può consumare pesce sia fresco che congelato, evitando però il pesce spada, che spesso contiene quantità maggiori di mercurio. Anche le verdure e la frutta fresca possono essere consumate a volontà, preferendo quelle biologiche e a km 0.
I pesticidi, infatti, possono essere dannosi per la salute in generale e, in particolare, per la tiroide. Quindi, ti suggeriamo di acquistare solo prodotti bio, che non contengono sostanze chimiche o residui di pesticidi.
Per condire i tuoi piatti, puoi sbizzarrirti con spezie e erbe aromatiche. Queste, infatti, non interferiscono con il funzionamento della tiroide e possono insaporire le tue ricette in modo del tutto salutare!
La dieta alleata della tiroide: I cibi no
Nel libro della “dieta della tiroide”, troverai una lista di alimenti che sarebbe opportuno escludere dalla propria dieta o consumare di tanto in tanto. Tra questi, i cereali e i derivati contenenti glutine sarebbero da evitare se si soffre di ipertiroidismo o di tiroide autoimmunitaria.
I cereali e gli pseudo-cereali senza glutine, invece, non sono vietati ma andrebbero valutati singolarmente in base al tipo di disfunzione tiroidea. In alcuni casi, anche gli ortaggi appartenenti alla famiglia delle solanacee e i legumi dovrebbero essere evitati o consumati in maniera limitata.
Inoltre, secondo alcune ricerche, il latte e i suoi derivati dovrebbero essere esclusi dalla “dieta della tiroide”. È importante quindi prestare la massima attenzione alle etichette dei prodotti, in modo da controllare che questi non contengano latte e glutine.
In ogni caso, sappi che non dovrai escludere dalla tua dieta certi alimenti per sempre. Secondo la Dottoressa Missori, infatti, ogni alimento potrà essere reinserito gradualmente al termine di un periodo di tempo prestabilito.
La dieta della tiroide Serena Missori: da dove cominciare?
Vorresti iniziare a seguire una “Dieta sveglia tiroide” ma non sai da dove iniziare? In questo caso, niente panico! Il nostro consiglio è sempre quello di rivolgerti ad uno specialista della nutrizione, in modo da studiare una dieta che ti permetta di raggiungere il tuo peso-forma e di migliorare il funzionamento della tiroide.
Secondo la Dottoressa Serena Missori, non esiste una dieta per la tiroide adatta a tutti. Il menù della dieta dovrebbe assolutamente essere studiato su misura per ogni soggetto, in base al tipo di disfunzione da risolvere e alle condizioni fisiche e psicologiche.
Solo in questo modo, è possibile realizzare un programma alimentare equilibrato, benefico e salutare per l’intero organismo!